sabato 24 agosto 2013

una comune PRESENZA in comune

Adesso basta parlare di Berlusconi, il suo processo è finito, è stato condannato e qualunque cosa succeda in Senato non cambierà nulla, il governo non cadrà nemmeno se venisse decisa la sua decadenza, né ci sarà un cambiamento nelle scelte politiche. Questo esecutivo, nato dal tradimento delle promesse elettorali, deve portare a termine un lavoro e non si fermerà, anzi andrà avanti ancora più compatto e determinato, perché gli uomini che lo hanno fatto nascere e lo sostegno sanno, che se non riusciranno ad espropriare i cittadini italiani della sovranità popolare, modificando l'articolo 138 della Costituzione, presto perderanno tutti i loro privilegi.
Ora, il Tribunale di Milano ha concluso il primo processo a carico dell'uomo simbolo di questi vent'anni di vita politica italiana, dimostrandosi capace di superare le tante leggi promulgate al solo scopo di rallentarlo e ostacolarlo e la condanna al cittadino Silvio Berlusconi, imprenditore disonesto, passata in giudicato con 3 sentenze in meno di un anno, l'ultimo giorno utile prima cadere in prescrizione, ci ripropone Giudici efficienti e determinati a svolgere le loro mansioni, consapevoli delle proprie funzioni, orgogliosi del proprio ruolo e determinati a esercitarlo anche sulla vita politica.
Possiamo essere felici di questa situazione, noi che abbiamo votato Movimento 5 Stelle più di tutti gli altri, ma non dobbiamo sentirci appagati. 
Non possiamo accontentarci della condanna a Berlusconi, perché Berlusconi non è il problema, ne è una parte importante sicuramente, ma non è lui da solo il problema. Spero nessuno pensi, che una volta uscito lui dalla scena politica, il Parlamento riprenderà a funzionare correttamente e il Governo si rimetterà a gestire il paese a vantaggio dei cittadini.
Lo dico, perché 20 anni fa, ai tempi di tangentopoli, appagati dopo aver avuto lo scalpo di Bettino Craxi, ritornammo alle nostre abitudini, aspettando che la magistratura risolvesse ogni problema della politica, arrestando i malfattori, inducendo i disonesti ad andarsene e restituendoci una classe dirigente onesta e capace.
Non andò proprio così e quello che successe lo stiamo pagando adesso.
Non possiamo permetterci di ripetere quegli errori: non esiste un tiranno da scacciare, tutti quelli che hanno partecipato alla vita politica di questi 20 anni sono complici di questa situazione; così come non esiste una classe dirigente onesta e capace, perché l'espressione stessa classe dirigente esprime un modello sociale, in cui un gruppo ristretto di persone comanda sulla maggioranza dei cittadini, un'organizzazione della società perfettamente identica al feudalesimo medioevale, di cui oggi troviamo replicati tutti i difetti più odiosi.
Per cambiare, dobbiamo mandarli tutti a casa, non solo uno, dobbiamo essere consapevoli che siamo cittadini, non sudditi e decidere di partecipare costantemente alle scelte e alla gestione delle cosa pubblica.
Insomma, in qualunque modo si concluderà questa vicenda, non cambierà nulla neppure per noi, dobbiamo considerarla semplicemente la prima tappa del nostro cammino, una soddisfazione da cui trarre energia per continuare con ancora più forza.
L'autunno è vicino, il 7/8 settembre, quando nelle piazze di tutta Italia il Movimento 5 Stelle organizzerà delle manifestazioni per informare i cittadini su cosa significhi modificare l'articolo 138 della Costituzione, rinnoviamo la nostra scelta di cittadinanza attiva, aiutiamo a preparare l'evento e partecipiamo, per parlare con la gente, ascoltarla con pazienza e spiegare quello che televisioni e giornali cercheranno di nascondere o mistificare.
Ci sono tante persone arrabbiate, deluse, confuse e noi dovremo aiutarle a capire che questo governo delle larghe intese è la perversa essenza del partito unico e le tragiche conseguenze che ciò comporta.
Dovremo farlo superando la loro frustrazione, stimolando il loro orgoglio sopito e ripetendo senza stancarci che appoggiare il Movimento 5 Stelle non significa mettersi con Grillo, ma assumersi in prima persona la responsabilità di cambiare.
Io ci sarò, spero anche voi.

#lautunnoèvicino

#giùlemanidallacostituzione

#il138dopoditutto

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