Patronage politico anima della corruzione

IL PATRONAGE POLITICO E LA CASTA. L'ANIMA DELLA CORRUZIONE.
La forma piramidale del #Partito #pd che vede al suo apice un Patrono #epifani


il patronage trasforma la delegazione in uno scambio personale di favori.
Esso trasforma la sua struttura di obbligazioni in dipendenza personale.
Il rappresentante diventa #PATRONO, i gruppi e i membri (FUNZIONARI DI PARTITO)diventano suoi clienti, clienti che egli protegge e rappresenta e dai quali pretende quindi fedeltà e obbedienza. Nella sua forma pura il #patronage è un rapporto di fedeltà strettamente personale, un rapporto strumentale d’amicizia tra persone di diverso grado, che fonda la propria legittimità sulla tradizione tramandata di un codice di comportamento. I notabili locali creano il legame con le autorità esterne, curano il proprio séguito ottenendo in cambio remissione. Una tendenza oligarchica dei sistemi di rappresentanza democratici. Incubatrice del clientelismo burocratico di massa, i rappresentanti locali dello Stato o del partito di governo utilizzano risorse pubbliche come merce di scambio per aiuti elettorali. #MPS

Questo è evidente a tutti (quelli che utilizzano la parte riflessiva del cervello e non quella emozionale) è il modus operandi della nostra CLASSE politica.
La logica operativa determina una catena di reciprocità, rapporti di amicizia strumentale che assumono la forma di reti di solidarietà o, per l’appunto,di rapporti patrono-cliente. Queste vengono ad avere una particolare rilevanza politica, là dove l’autore mette in discussione gli specifici meccanismi di esclusione/inclusione a cui essi danno vita:(#CIVATI #RENZI nuovi Patroni) «con il distacco dalla stratificazione indubbiamente esistente a livello sociale la rete dei favoritismi cambia nei confronti dell’ordine sociale portante e inizia a operare secondo modalità PARASSITARIE.

La risorsa fondamentale di questa rete sembra consistere nella conoscenza di qualcuno, che conosce qualcun altro e nel fatto che la richiesta di favori è diffusa a un livello tale che, nel caso in cui ci sia possibilità di aiutare qualcuno, non esiste la possibilità di rifiutarsi senza essere velocemente tagliato fuori dalla rete di favori reciproci.
La rete di favori reciproci genera il proprio meccanismo di esclusione che può avere come conseguenza il fatto che si può diventare una non-persona, che nessuno conosce e alla quale per questo – nonostante la legittimazione formale – è anche precluso.

Questo è il male che attanaglia l’Italia ed è la motivazione per cui OGNUNO DI VOI CHE DISPONE ANCORA DI UN PO DI SENSO CIVICO E ONESTA’ INTELLETTUALE E’ CHIAMATO A RIBELLARSI.
BASTA CON IL SISTEMA PARTITI
Basta con la manipolazione delle menti per mezzo dei media e dei giornalisti compiacenti


danielacastri  @danielacastri2

4 commenti:

  1. Ma come citi le 10 regole di Chomsky forse le analisi del vecchio moro di Treviri sono di estrema attualità invece di dar per superate le dicotomie,bisognerebbe rileggere e trasmettere le origini della crisi e le contraddizioni del sistema capitalista che da un secolo e passa si susseguono creando miseria,distruzione,guerre

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    1. Scusami non è che abbia ben capito cosa vuoi dirmi comunque provo a spiegare.
      Credo che le 10 regole di Noam Chomsky dovrebbero essere insegnate nelle scuole, ciò migliorerebbe la capacità critica di tanti ragazzi, per questo le pubblico.
      Si sono d'accordo, in linea puramente teorica le analisi di Marx sono ancora di estrema attualità, ma in questo momento, secondo me, serve anche spiegare concretamente le contraddizioni di un partito che chiede il voto alle classi deboli per servire i poteri forti; il post mi sembrava perfetto allo scopo e l'ho riportato per questo.
      Inutile, sempre secondo me, spiegare le radici di questa crisi a chi non capisce, o non vuole accettare, il meccanismo spiegato qui, bisogna procedere per gradi.
      Grazie

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  2. Rileggendo effettivamente non mi son spiegato..
    Di fondo ci sono grande richieste di cambiamento e istanze che stanno sollevando il tappeto dove da sempre il capitalismo e le sue FAUS hanno sotterrato le porcherie intrisiche al sistema stesso e che ad oggi sono le cause di questa ennesima crisi.Il problema è che oltre alla protesta non si vede altro, siamo d'accordo non è la parititocrazia e la classe dirigente che darà le soluzioni !! il libersismo a destra e il corporativismo-riformista della pseudosinistra, sono i tirapiedi del diktat mercato-economia-denaro- sfruttamento-speculazione-accumulazione.
    Inoltre l'alienazione imposta dalla società dello spettacolo sta forgiando soggetti sociali assolutamente ignoranti, da questo si evince il coro tutto fa schifo a casa tutti, ecc ecc, ma se chiediamo :signori alternative?
    Attenzione non basta puntare il dito, bisogna avere una classe dirigente
    che si possa definire tale,bisogna avere nozioni di macroeconomia, bisogna finirla con le equazioni sempliciste tipo il mercato = privato funziona, lo stato= pubbico fa schifo, non c'è piu' tanto tempo e se non si svolta sappiamo le soluzioni che da sempre il capitale usa per riaffermarsi e riciclarsi..
    Per questo farei molta attenzione al superamento delle ideologie, perchè non sono un economista ,ma ad oggi come ho detto prima non abbiamo nulla di avanzato alle analisi Marxiste, certo sono cambiate molte cose e forse siamo addirittura oltre...quando mai nel succhiare plusvalore Marx si sarebbe
    sognato le invenzioni di Treu e quindi 2 soggetti che drenano sangue da lavoratori sottoproletari e privi di ogni tutela?

    ciao

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    1. Intano grazie di tener vivo questo approfondimento.
      Diversamente da te, io non credo che si debba avere una classe dirigente, Sono assolutamente convinto che accettare l'esistenza di una classe dirigente porti gli aspiranti dirigenti fare della carriera nella politica la loro professione sfruttando le ideologie e saltando da una all'altra secondo le convenienze del momento.
      Oggi si deve trovare il modo di permettere l'esercizio della democrazia diretta, a cominciare dai bilanci partecipativi in tutte le amministrazioni.
      Si deve eliminare ogni possibile vantaggio economico derivante dall'esercizio della politica, ma più di tutto chi viene eletto a rappresentare altri cittadini ha il dovere di essere onesto e rispettare la parola data su quanto proposto per ottenere il voto.
      Non si tratta solo di alleanze ma di fatti.
      Vorrei solo farti notare che le tutele di cui tu parli sono tutte espresse nella Costituzione, tutte costantemente umiliate e disattese.
      Per finire credo che le basi teoriche delle ideologie debbano entrare nel campo egli studi filosofici, dove saranno di grande aiuto a chiunque voglia accrescere la propria conoscenza.

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